Leggenda di Baba Marta

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Antiche leggende raccontano che i mesi dell'anno fossero esseri viventi. Baba Marta era la sorella di Golyam Sechko (gennaio) e Little Sechko (febbraio). I fratelli bevevano il vino ogni anno e non glielo lasciavano, per questo nonna Marta è ancora accaldata. Ecco perché la gente continua a cercare di accontentarla, perché il suo umore influenza il tempo. Quando Baba Marta si arrabbia, possono scoppiare le bufere di neve. E se ride, il sole appare da dietro le nuvole e la natura si riscalda. Il primo giorno di marzo Baba Marta ha visitato la gente e i loro raccolti vestita con un panno rosso, coperta da una sciarpa rossa e indossando calzini rossi.

Usi e costumi il 1° marzo

Baba Marta era ribelle e capricciosa e spesso mentiva alle persone. Quando rise, splendeva il sole e la gente portava fuori il bestiame a pascolare, perché per tutto l'inverno gli animali erano stati rinchiusi. Ero appena arrivato al prato e Marta si stava arrabbiando per qualcosa. Il sole si nascondeva, spesso nevicava e se soffiava una bufera di neve, i pastori rimanevano pietrificati insieme alle greggi. Un'antica leggenda popolare racconta che un giorno, un vecchio capraio portò il suo gregge in montagna negli ultimi giorni di marzo, pensando che nonna Marta le avrebbe fatto bel tempo, perché era vecchia quanto lei. Nonna Marta si arrabbiò, chiese in prestito qualche giorno a suo fratello Febbraio, e glieli ottenne. Questi giorni sono chiamati nella tradizione popolare "giorni presi in prestito", "mutuatari", "giorni contati". Marta scatenò forti nevicate e bufere di neve che congelarono il capraio e il gregge in montagna. Quelli congelati si trasformarono in un mucchio di pietre, da cui sgorgava acqua curativa.

Simbolismo della Martenitsa

Un'altra leggenda narra che il sovrano del mese di marzo fosse un uomo di nome Mart. Aveva due mogli: belle e brutte. Se guardava il brutto, il freddo gelava la terra e i venti ululavano all'impazzata. E non appena i suoi occhi si spostarono sulla bella donna, il sole splendeva e la terra si stava riscaldando.

Leggende della Martenitsa

© 2023 Iliana Dechkova

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