copertina del libro "C'era una volta - costumi e visione del mondo dei bulgari"

Domenica Tomina

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Da "C'era una volta - costumi e visione del mondo dei bulgari"

La domenica dopo Pasqua è la domenica di Tommaso, che prende il nome da Tommaso, uno dei dodici apostoli di Gesù. Secondo le leggende, Tommaso non credeva nella risurrezione di Cristo e perciò il Salvatore gli apparve dopo pochi giorni e permise all'apostolo Tommaso di mettere il dito nelle sue ferite. Ecco perché l'apostolo Tommaso è anche chiamato infedele.

La settimana prima della domenica di Tomina è piena di tanti addii al nubilato. Il più grande è il mercoledì vuoto/luminoso. In questo giorno, le fanciulle realizzano una bambola da sposa con le pantofole di una giovane sposa che si è sposata lo scorso inverno. Una pantofola è rossa e l'altra è gialla. La bambola è vestita con una camicia da uomo, perché è un simbolo dell'immagine progenitrice della divinità bisessuale, da cui, secondo la nostra mitologia folcloristica, discende l'uomo.

La domenica della Tomina, le donne ritingono le uova e le donano alle anime dei loro cari defunti, credendo che questo le proteggerà dalla reincarnazione. La giornata è considerata brutta e non si fa nulla. Le donne non si lavano e gli uomini non seminano né scavano. Il latte non viene bollito per non "alzare" il latte degli animali.

Tutti quelli che si chiamano Toma, Tomislav, Tomislava festeggiano il loro onomastico.

© 2023 Iliana Dechkova

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